Un nuovo appuntamento formativo per famiglie

Un gran successo l’incontro per famiglie e dedicato ai social in mano ai figli: un vero nervo scoperto che ha coinvolto tantissimo i genitori presenti.

Tommaso ha iniziato in modo provocatorio chiedendo alla platea la decade di nascita ai presenti (qualcuno ha risposto degli anni 90 … perché la moglie vuole un marito giovane 🙂 ). La domanda era funzionale per cogliere la conoscenza dei social da parte dei presenti.

Tommaso ha poi illustrato in modo pacato le tante opportunità e insidie che offrono i social e come ci si può aiutare tra genitori verso i figli. Ad esempio vedere serie tv simili in orari diversi e poi commentarle insieme; attenzione all’età in cui i figli ricevono il telefonino.

E’ controverso il fatto che ci siano gruppi di whatsapp di classe e anche il comportamento un po’ disinvolto di insegnanti che rimandano a questi gruppi.

La pornografia è la peste che sta dietro l’angolo e che è difficile da evitare: il primo esempio parte dai genitori che poi devono informarsi, elaborare strategie per i propri figli e fare rete con altre famiglie. Restare soli è garanzia di sconfitta e in questo Laurento può aiutare le famiglie.

D’altra parte, i social possono offrire anche opportunità di lavoro per coloro che sono interessati: ciò richiede ore di impegno quotidiano, umiltà, pazienza, formazione… . I genitori magari fanno fatica oggi a pensare a un lavoro ben remunerato per i figli da svolgere nel web.

Attenzione naturalmente a coloro che propongono facili guadagni, ai gruppi di genitori depressi-disinvolti e leggeri nei confronti di alcuni stili o comportamenti che offre la società e che si rischia che siano ingoiati e diffusi superficialmente.

Rimangono aperte alcune domande : saranno motivo per un prossimo incontro.

Il buffet è stato eccellente e ha permesso alle famiglie di fare conoscenza e di condividere esperienze personali, difficoltà e aspirazioni e ricevere suggerimenti .

Una menzione particolare meritano i CANTUCCI FATTI IN CASA che ha offerto Alessio: un’apoteosi.