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Giugno 2020

Giugno 2020

Carissime mamme e carissimi papà,
martedì 16 giugno si salpa per Ovindoli!!! Non so voi, ma sono molto contento che siamo riusciti ad organizzare in pochissimo tempo questa attività per i ragazzi. Di seguito alcuni avvisi burocratico-tecnico-logistici.
Primo avviso: ognuno deve portarsi lenzuola e asciugamani. (eventuali coperte sono presenti nella struttura).

Secondo avviso, articolato e complesso.
A differenza delle solite attività estive organizzate da Laurento dove praticamente non esisteva nessuna formalità burocratica o se esisteva di fatto non veniva rispettata (in calce alla mail vi riporto un episodio realmente accaduto….così, giusto per capirci), vista la situazione generale e i numerosi decreti sulla sicurezza delle strutture ricettive, bisognerà adempiere ad alcuni obblighi di legge.

In allegato troverete due documenti:- Dichiarazione per i figli minorenni, che va firmato da entrambi i genitori (quindi cari papà questa volta non potete delegare, come fate sempre, alla moglie); si dovrà allegare anche una fotocopia di un documento di riconoscimento di entrambi i genitori.
– Protocollo di sicurezza: questo documento è stato predisposto dal Centro Elis (http://www.elis.org/) ente gestore dei Casali delle Rocche (https://www.elis.org/ovindoli/contatti), la struttura dove alloggeremo. Dovrete prendere visione del documento. Sono 28 pagine, di cui solo le prime 11 da leggere, le altre sono allegati/immagini; per favore non lamentatevi: mentre le leggerete pensate al sottoscritto che dovrà trascorrere la domenica pomeriggio guardandosi due ore di video lezione di protocolli sicurezza e amenità simili….  La lettura di questo documento purtroppo ha l’effetto collaterale di generare un po’ di ansia, un po’ come i bugiardini delle medicine….- Autodichiarazione: il terzo allegato è l’autodichiarazione da compilare in cui si dichiara di non avere sintomi influenzali e/o essere stato a contatto con persone positive al covid 19.

Per il pagamento: vi chiederei di effettuare un bonifico bancario al conto corrente di Laurento: IBAN: IT25 A052 1603 2120 0000 0002 397. La quota è di 320€. Causale: partecipazione di “nome e cognome figlio” all’attività di Ovindoli 16-22 giugno

E’ necessario portare una fotocopia del documento di riconoscimento e del codice fiscale del proprio figlio. Infine bisogna portare alcune mascherine chirurgiche (anche se la utilizzeremo soltanto quando saremo all’interno della struttura a distanza inferiore di 1 metro).
Ricapitolando:0) portare lenzuola e asciugamani
1) portare modulo per i figli minorenni firmato da entrambi i genitori con fotocopia del documento di identità di entrambi i genitori2) portare l’autodichiarazione compilata e firmata3) pagamento della quota4) fotocopia carta di identità e codice fiscale del figlio5) alcune mascherine chirurgiche
Se al termine di questa email non è sorto in voi un sentimento di odio profondo nei miei confronti, penso che anche oggi il buon Dio abbia compiuto il Suo miracolo quotidiano.
Già che ci siete, fatemi sapere se per caso ci sono allergie, intolleranza alimentari o simili. Se ci sono domande o altre richieste chiamatemi (3407440213) o scrivetemi.

Ho creato un gruppo wa con i ragazzi in cui scriverò nelle prossime ore cosa portarsi in valigia.
un caro saluto a tutti e a presto
Pippo
p.s. tratto da una storia vera. Correva l’anno 2005. Dovevo andare con un gruppo di ragazzi a Colonia (Germania) per la gmg e poi in una sperduta località della Repubblica Ceca chiamata Teplà, nota solo agli studiosi di storia medievale per l’imponente abbazia benedettina che ivi si trova, per un torneo di calcio. Dovendo attraversare ben quattro frontiere ed essendo ai tempi la Repubblica Ceca un paese non appartenente all’area Schengen, ho detto due milioni di volte ai ragazzi e ai genitori di portare il passaporto. Bene. Dopo la veglia con il Papa trascorsa con i sacco a pelo nella landa di Colonia e circa dieci ore di pullmino, ci perdiamo nei pressi della frontiera con la Repubblica Ceca. Ai tempi non esisteva google maps e ci si doveva affidare agli atlanti stradali (il tom tom spesso e volentieri si impallava…come quella volta). Fatto sta che alle 23:00 ci troviamo al confine della Repubblica Ceca, ma in una frontiera secondaria, tipo di queste da film polizieschi dove avvengono scambi di rapiti o cose simili. Ci fermiamo e giustamente il poliziotto ceco ci chiede i documenti. Al che dico “Ragazzi i passaporti”. Mi arrivano. Uno, due….sette, otto e…. e mi ritrovo un documento di riconoscimento rilasciato dal Comune di Verona con la foto del ragazzo di quando aveva 8 anni; non solo, era tutto sdrucito e attaccato con lo scotch. Impallidisco…. consegno alla guardia i documenti sperando non se ne accorga…se ne accorge e inizia a urlare in ceco. Ovviamente non stavamo capendo una parola, ma intuivo che il foglio A4 attaccato con lo scotch non poteva ritenersi un documento di ingresso valido. Per cercare di spiegare la situazione, ho provato a capire come comunicare con gli energumeni (nel frattempo era arrivato un altro e stava giungendo il terzo con un cane). “Do you speak english?” “No”. “Sprechen Sie Deutsch?” “No”. “Habla espanol?” “No”. Al che un ragazzo madrelingua francese dice “parle vu francais?” “No”. Al che, avendo esaurito gli idiomi da me noti ed esclusa l’ipotesi che il poliziotto comprendesse il latino, mi sono visto trascorrere la notte in una prigione Ceca. Per fortuna, mentre il poliziotto continuava ad urlare, i ragazzi, compresi i più miscredenti, hanno iniziato a pregare come mai avevano fatto in vita loro, recitando immaginette a san Josemaria al ritmo di una al minuto; e così dopo dieci minuti di cazziatone feroce in ceco, il cui contenuto ricordo fino all’ultima sillaba, ci ha lasciato passare.

AAAAA Dichiarazione Minorenni (2).docx
autodichiarazione interessato – esercente.docx
Laurento Cup 2019 scheda d’iscrizione.pdf