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Dicembre 2019

Dicembre 2019

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Carissime mamme e carissimi papà,
lo so, è vero, ultimamente vi ho un po’ trascurato; mi è giunta notizia che l’assenza di mie email ha creato alcuni scompensi importanti nell’eco-bio-onto-sistema famigliare: papà con improvvisi desideri di buttare la spazzatura, mamme sorprese ad organizzare un fantacalcio clandestino e figli che litigavano tra loro per chi potesse detenere lo ius lectum refaciendum, ossia godere del  privilegio di rifare al mattino il letto a tutta la famiglia!
Quindi eccomi qua, per tentare di risollevare questa situazione, a dir poco incresciosa, lanciando il nutrito e succulento programma di Dicembre, il primo sotto la guida ferma e sicura dell’ammiraglio Direttore Sergej Rizzi!
Nell’ordine.- Venerdì 6 dicembre, Spaghetto culturale & Veglia al Santissimo Sacramento all night long.Lo schema della prima parte della serata la conoscete a memoria: ore 20:00 cena, dall’ormai noioso, ma mai scontato costo di 3€, e a seguire incontro con l’ospite, il prof. Piero Cavaglià, insegnante di arte alle scuole medie, attore di teatro e show man. Visto che ci troviamo nel periodo della Novena all’Immacolata Concezione e che subito dopo ci sarà la Veglia al Santissimo, abbiamo pensato ad un argomento un po’ più di natura spirituale, chiedendo al prof. Cavaglià di raccontarci le sue molteplici attività creative e di come il suo incontro con l’Opus Dei lo abbia aiutato a sviluppare la sua ecletticità.

Terminata la chiaccherata alle 22:30 inizierà l’esposizione del Santissimo e dalle 22:45 fino alle 6:45 ci saranno turni da mezz’ora davanti al Santissimo. Quindi ognuno di noi, terminata l’Esposizione del Santissimo intorno alle 22:45, andrà a dormire e si sveglierà nel momento in cui gli tocca il turno; dopo di che ritornerà a dormire. Al mattino alle 6:45 faremo la Messa, a seguire colazione e poi tutti a scuola o al lavoro.
– Sabato 7 dicembre, è il compleanno dello “Spagnolo”, ossia di Javi Romero. Per l’occasione ci sarà un programma di sensibilizzazione un po’ speciale. Faremo l’esperienza al buio, organizzata dall’associazione sant’Alessio (http://www.santalessio.org/santalessio/). L’idea è rimanere per quattro ore all’interno di una stanza completamente buia e lì, con la guida del personale incaricato, provare a compiere alcune azioni, per lo più banali. La finalità è duplice: da un lato sensibilizzare le persone “normali” a immergersi nelle condizioni di una persona non vedente, dall’altro a cercare nuove soluzioni per raggiungere un determinato obiettivo (infatti questo sistema è utilizzato anche da alcune società per team building  e leaderschip). Costo: 10€ a cranio.

– Domenica 15 dicembre, scadenza per l’iscrizione alla convienza sci di gennaio 2019. In allegato trovate tutte le informazioni necessarie. Comunque sia, l’informazione più importante è:  bisogna iscriversi (ossia pagare) entro e non oltre il 15 dicembre 2019. Se avete domande, scrivetemi, telefonatemi, whatsappatemi, venitemi a trovare, ma fatelo entro e non oltre il 15 dicembre 2019.

Entro qualche giorno vi verranno dati dettagli più precisi sulla Festa di Natale della famiglie Laurento e Junior club, che sarà Sabato 14 dicembre dalle 18:37 alle 23:59. Sarà importante rispettare gli orari…

Con questo vi saluto. Di seguito trovate qualche spunto serio (e qualcuno meno) sulla Veglia al Santissimo.
Buona notte a tutti
Pippo

Che cos’è la veglia al Santissimo
In ebraico la radice del verbo vigilare è la stessa della parola mandorlo. Il mandorlo è un albero che gode di grande attenzione nell’Antico Testamento, perchè è il primo albero che fiorisce in primavera. E’ l’albero per l’appunto vigilante, ossia il primo albero che comunica agli altri, con il suo fiorire, che è arrivata la primavera, che è arrivata una nuova vita. Per i cristiani nell’antichità la veglia acquista quindi questo significato, ossia di rimanere vigili per attendere la nuova vita che ci viene incontro, ossia la vita nuova di Cristo Risorto. Madre di tutte le veglie è la veglia del sabato santo in cui la comunità cristiana si riuniva in preghiera durante tutta la notte per ricordare la Risurrezione di nostro Signore. Un’altra veglia molto importante nell’antichità era quella legata alla festa di Pentecoste: si pregava insieme per attendere la venuta dello Spirito Santo.

Sempre nell’antichità i primi cristiani davano un particolare significato alla notte tra il giovedì e il venerdì, momento in cui Gesù, dopo l’ultima cena, si recò nell’orto degli ulivi per pregare insieme ad alcuni apostoli, che, però, non riuscirono a stare svegli. Nel periodo medievale si sviluppò in modo capillare l’Adorazione al Santissimo e dopo qualche secolo, grazie all’operato di santa Margherita Alacoque, si estese anche la devozione al sacro Cuore di Gesù nel giorno del primo venerdì del mese. Di fatto nella notte prima del primo venerdì del mese si è sviluppata la pratica di pregare davanti al Santissimo.

Come faremo per dormire?
Allestiremo a Laurento un piccolo accampamento con sacchi a pelo e materassini gonfiabili (che ognuno dovrà portare per conto proprio). Utile portarsi le mascherine da aereo per coprirsi gli occhi oppure un calzettone da calcio, possibilmente non quello dimenticato nel borsone da calcio da quattro settimane circa….

Come faremo per lavarci?Laurento è provviso di 5 docce, 6 lavandini, 3 wc + altri tre lavandini, 3 bolier per l’acqua calda. L’importante è: non avere paura dell’acqua e portarsi asciugamani/accappatoio, ciabatte, il docciaschiuma, il deodorante, lo shampo, il balsamo, il detergente per la pelle delicata, il rimmel, la cipria, i bigodini, le mollette, il phon, la lacca profumata, lo smalto rinforzante, la lima per le unghie, le forbicine, l’eyelainer, ossia il minimo indispensabile per un lavaggio rapido.

Possibili obiezioni alla Veglia
Magari qualcuno potrebbe obiettare: “ma come, il mio povero figliolettino, come farà a svegliarsi alle 2:00 e ritornare a letto alle 2:30; il tesoro della mamma il giorno dopo sarà provato….povero cucciolettone mio!”. Effettivamente l’esperienza insegna che chi partecipa alla veglia il giorno successivo è provato, ma….. c’è un ma….il giorno dopo è anche particolarmente contento. Invece quando va alle feste e torna alle 2:30, si sveglia alle 11:00 ed è riconglionito uguale, ma è apatico da far paura!!! Scusate il francesismo, ma pare sia il termine tecnico utilizzato in ambito accademico per descrivere il fenomeno 
E comunque ricordiamoci la massima dello zio Pippo: la Veglia insegna che tutto il tempo e/o il sonno perso per nostro Signore, alla fine non è mai  sprecato 2 allegati